Il prolasso genitale colpisce 3 donne su 10 e compromette molto la qualità di vita. Questo tipo di problema è molto comune sopratutto in donne oltre i 50 anni di età.
Tra i maggiori responsabili del prolasso genitale è il trauma che segue già al primo parto. Si stima che circa il 50% delle donne che partoriscono riportano un danno nei supporti pelvici, anche se la gravità del problema dipende molto dalla qualità del tessuto connettivo della persona.
Vengono fatte visite di controllo pre-chirurgiche per stabilire l’entità del danno pelvico e l’eventuale chirurgia da dover eseguire.
Ricercatore scientifico
Pubblicatore di numerosi articoli di ricerca e 10 libri di testo. Tutto dedicato alla ginecologia, ostetricia e chirurgia ginecologica.
Specialista nel prolasso genitale
Specialista nel trattamento chirurgico e non del prolasso vaginale, con oltre 6000 interventi chirurgici eseguiti durante la carriera.
Direttore medico
Il dottore è stato primario dipartimento ginecologia per 21 anni all'ospedale di Lavagna. Attualmente è direttore dell’istituto superiore di ricerca Università Tommaso Moro a Roma.
Laser per casi lievi
Il laser aiuta a procrastinare l’intervento chirurgico, sopratutto nei casi di donne giovani e reticenti a sottoporsi a grosse chirurgie. Con il laser si migliora la sintomatologia e il discomfort causato dal prolasso, migliorando la tonicità della parete vaginale e la sua lubrificazione.
Chirurgia laparoscopica e robotica
Chirurgia mini-invasiva con un accesso addominale. L’estrema mini-invasività della tecnica l’ha resa come la tecnica più utilizzata negli ultimi anni, con ottimi risultati e percentuali di successo. Ultimamente questa tecnica viene assistita roboticamente (robot-assistita) per garantire risultati migliori e una minore invasività.
Chirurgia vaginale e ricostruttiva protesica
La chirurgia tradizionale prevedeva un accesso dalla vagina ed un eventuale inserimento di protesi per aiutare il mantenimento dei risultati. A questa tecnica viene preferita quella laparoscopica in quanto meno invasiva e dal miglior esito.
Il prolasso genitale è una condizione invalidante che consiste nella discesa verso il basso e talvolta fuori dall'introito vaginale di una o più strutture pelviche. Infatti, può interessare la vescica (cistocele), il retto (rettocele), l'utero in combinazioni e livelli di gravità differenti.
Colpisce maggiormente donne di razza bianca con una età maggiore di 50-60 anni, ma non è infrequente il suo riscontro anche in donne più giovani.
Nella popolazione generale, in una fascia di età compresa tra i 20 e i 50 anni, il prolasso ha una prevalenza del 15% con incrementi relativi all’aumentare dell’età; mentre tra i 20 e i 29 anni la prevalenza è del 6,6%, sale invece al 30% nelle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni.
Spesso l’opzione chirurgica è inevitabile ed è la migliore risorsa per risolvere il problema. Negli Stati Uniti sono quattrocentomila le procedure chirurgiche eseguite ogni anno per prolasso genitale e incontinenza urinaria.
L’incidenza del prolasso genitale è molto elevata, ma solo il 30% delle donne che ne soffrono si rivolge allo specialista.
La malattia viene vissuta dalle donne il più delle volte con rassegnazione perché l’imbarazzo e la vergogna le impediscono di affrontare l’argomento.
Nel nostro centro a Savona, nel dipartimento di ginecologia, riceve un’eccellenza della chirurgia ginecologica e docente universitario. Il nostro professionista insegna la chirurgia ginecologica a giovani studenti ed ha operato oltre 6000 interventi chirurgici ginecologici.
Nel nostro centro a Savona viene fatta la visita ginecologica completa e viene stabilita la gravità del problema. Questa visita è importante per conoscere la situazione e le esigenze del paziente.
Successivamente viene proposto un piano terapeutico personalizzato per la paziente, dove vengono determinati tutti i termini e dettagli dell’intervento. In casi lievi o pazienti giovani, si può optare per un’iniziale terapia laser vaginale per il miglioramento dei disturbi.